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Parco Nazionale dell'Appennino Lucano

Ente Parco Nazionale
dell’Appennino Lucano
Via Manzoni, 1
85052 Marsico Nuovo (PZ)
0973 344222
https://www.parcoappenninolucano.it/

ll Parco Nazionale dell’Appennino Lucano fu istituito nel 2006 e rappresenta un’area di raccordo e di continuità ambientale tra il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni a nord e il Parco Nazionale del Pollino a sud.
Un territorio montuoso, geologicamente complesso, le cui cime principali sono il Volturino (1836 m) nell’Alta Val d’Agri e il Monte Papa (2006 m) nel Massiccio del Sirino. Altri rilievi importanti sono il Monte Arioso (1722 m), il Monte Calvelluzzo (1699 m), il Monte di Viggiano (1724) e il Monte Raparo (1764).
Da queste montagne nascono il Sinni, l’Agri e il Basento, tre dei quattro fiumi principali della Basilicata, la cui ricchezza idrica è ben rappresentata anche nel logo istituzionale con le quattro onde azzurre.
La sua estensione è di 68.996 ettari e comprende in tutto o in parte il territorio di 29 comuni lucani, generalmente piccoli e piccolissimi.
Proprio la bassa densità di popolazione dell’area e un’economia prevalentemente agricola, ha consentito la conservazione di habitat naturali per le diverse specie protette che affollano il parco.
Se il lupo si rende protagonista tra i mammiferi, tra i grandi uccelli un posto d’onore è occupato dalla Cicogna Nera. Anche la cicogna bianca è una presenza di rilievo, tanto da comparire nel logo del Parco laddove emerge dallo sfondo di un suggestivo paesaggio in cui spiccano l’elemento acquatico, i monti in lontananza e, sullo sfondo, i famosi pinnacoli della Murgia di S. Oronzo.
Numerose sono anche le specie di serpenti e anfibi.
La vegetazione del parco è molto varia con diffusi boschi di roverelle, cerri, castagni, ornielli e carpini neri, aceri e noccioli. Tra i 1000 e i 1800 metri prevalgono le faggete, anche con esemplari di dimensioni eccezionali, tra cui il secolare faggio di Sasso Castalda, con un tronco di cinque metri. Un esempio spettacolare di faggeta termofila è il Faggeto di Moliterno con piante alte più di 30 metri e circonferenza di 4-5 metri.
Il Parco dell’Appennino Lucano con le sue innumerevoli risorse naturali e ambientali, la sua biodiversità, e i suoi paesaggi incontaminati sono meta di turisti che amano fare cicloturismo, mtb, trekking, canyoning, birdwatching e, in inverno, escursioni con le ciaspole o sciare sulle stazioni sciistiche del Monte Sirino, Volturino, Pierfaone e Arioso.
Rilevante è la presenza a sud di due tappe del Sentiero Italia e la Ciclovia Lagonegro-Rotonda. Da citare senz’altro l’importantissimo Parco Archeologico di Grumentum, i ponti tibetani di Sasso di Castalda (il Ponte alla Luna) e di Castelsaraceno (il Ponte tra i due Parchi), fortemente attrattivi per un turismo più giovane in cerca di avventura.
Paesi ben curati, ricchi di tradizioni e cultura accolgono i visitatori in ogni stagione, riservano interessanti proposte culturali come ad esempio i sistemi museali di Calvello e Moliterno.
Di grande qualità è anche il paniere di prodotti tipici e tradizionali tra cui le eccellenze dei Fagioli di Sarconi IGP, il formaggio ovicaprino stagionato Canestrato di Moliterno IGP e il vino Terre dell’Alta Val d’Agri DOC.

I comuni del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese sono: Abriola, Anzi, Armento, Brienza, Calvello, Carbone, Castelsaraceno, Gallicchio, Grumento Nova, Lagonegro, Laurenzana, Lauria, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Moliterno, Montemurro, Nemoli, Paterno, Pignola, Rivello, San Chirico Raparo, San Martino d'Agri, Sarconi, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Spinoso, Tito, Tramutola, Viggiano