Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Ente Parco Nazionale del Cilento,
Vallo di Diano e Alburni
Via F. Palumbo, 18
84078 Vallo della Lucania (SA)
0974 7199200
https://www.cilentoediano.it/
Il Parco Nazionale CVDA fu istituito nel 1991 e copre la parte meridionale della provincia di Salerno, compresa tra la piana del Sele a nord, la Basilicata a est e a sud e il mar Tirreno ad ovest. Presenta ambienti praticamente inalterati che si alternano alle aree fortemente modificate di centri urbani e di valli densamente popolate.
Ad oggi lo sviluppo complessivo è di circa 191.048 ettari, comprese le due Aree Marine Protette (AMP Costa degli Infreschi - Masseta e AMP Santa Maria di Castellabate), e la identifica come prima area protetta italiana per estensione; con circa 280.000 abitanti distribuiti in 88 comuni risulta prima anche come popolazione.
Si estende dalla costa tirrenica fino ai piedi dell'Appennino Campano-Lucano, e comprende le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, nonché i contrafforti costieri del M. Bulgheria e del M. Stella.
Il Parco Nazionale CVDA ha ricevuto ben 4 riconoscimenti UNESCO.
È infatti paesaggio culturale di straordinario valore con testimonianze di insediamenti preistorici, con presenze naturalistiche endemiche e dall’alto valore in termini di conservazione della biodiversità. È parte della rete delle Riserve della Biosfera dal 1997; nel 1998 è stato inserito nella lista del Patrimonio culturale dell‘UNESCO con i siti di Paestum, Velia e Padula, ed è il riferimento per l’Italia nel riconoscimento transazionale a patrimonio culturale immateriale della dieta mediterranea (2011); infine, dal 2010, è il primo Parco Nazionale italiano a essere inserito nella lista dei Geoparchi Globali UNESCO, con 160 geositi.
Il popolamento floristico del Parco è costituito da circa 1800 specie diverse tra cui la Primula di Palinuro (Primula palinuri), simbolo del Parco.
La fauna è assai diversificata in virtù dell'ampia varietà di ambienti presenti sul territorio. Aree costiere e montane, fiumi impetuosi e ruscelli, rupi e foreste, determinano altrettante comunità faunistiche dove spesso emerge la presenza di specie di alto valore naturalistico.
La ricchezza di grotte carsiche ha senza dubbio favorito la presenza dell'Uomo che in esse si è rifugiato, ha trovato riparo, ha consumato i suoi pasti. I più antichi segni della presenza antropica risalgono al Paleolitico medio (500.000 mila anni a.C.) e le sue tracce continuano attraverso il Neolitico e fino all'Età dei Metalli. La presenza dell'Uomo primitivo è ancora oggi tangibile attraverso la presenza dei suoi "strumenti" disseminati sia lungo le grotte costiere tra Palinuro e Scario, sia in quelle interne dislocate lungo gli antichi percorsi di crinale dei massicci montuosi (Grotte di Castelcivita), sia nel Vallo di Diano (Grotte di Pertosa-Auletta).
In tutta l’area parco sono diffusamente praticati hyking, trekking e ciclismo: a tal proposito sempre più apprezzamento raccolgono tra gli appassionati il Cammino di San Nilo e La Via Silente.
I comuni del Parco: Agropoli, Aquara, Ascea, Auletta, Bellosguardo, Buonabitacolo, Camerota, Campora, Cannalonga, Capaccio, Casal Velino, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Castellabate, Castelnuovo Cilento, Celle di Bulgheria, Centola, Ceraso, Cicerale, Controne, Corleto Monforte, Cuccaro Vetere, Felitto, Futani, Gioi, Giungano, Laureana Cilento, Laurino, Laurito, Lustra, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Montano Antilia, Monte San Giacomo, Montecorice, Monteforte Cilento, Montesano sulla Marcellana, Morigerati, Novi Velia, Omignano, Orria, Ottati, Perdifumo, Perito, Petina, Piaggine, Pisciotta, Polla, Pollica, Postiglione, Roccadaspide, Roccagloriosa, Rofrano, Roscigno, Sacco, Salento, San Giovanni a Piro, San Mauro Cilento, San Mauro La Bruca, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant'Angelo a Fasanella, Sant'Arsenio, Santa Marina, Sanza, Sassano, Serramezzana, Sessa Cilento, Sicignano degli Alburni, Stella Cilento, Stio, Teggiano, Torre Orsaia, Tortorella, Trentinara, Valle dell'Angelo, Vallo della Lucania.