/ Parchi

Parco Nazionale del Pollino

Ente Parco Nazionale del Pollino
Complesso monumentale
Santa Maria della Consolazione
85048 - Rotonda (PZ)
0973 669311
https://parconazionalepollino.it/

Il Parco Nazionale del Pollino fu istituito nel 1993. È condiviso tra Basilicata e Calabria, con il Massiccio del Pollino al centro (il Cuore del Parco), le cui cime principali superano i 2000 metri, tra cui il Monte Pollino (2227 m) e la Serra Dolcedorme (2267 m); a sud i Monti dell’Orsomarso con il Cozzo del Pellegrino (1987 m), La Mula (1935 m), la Montea (1785 m) e il Monte Palanuda (1632 m); a nord le cime del Monte Alpi (1900 m) e del Monte La Spina (1652 m).
Lo sviluppo complessivo è di circa 192.565 ettari, di cui 88.650 sul versante lucano e 103.915 su quello calabro.
Simbolo del Parco è il pino loricato (Pinus leucodermis) di cui si possono ammirare splendidi esemplari isolati, dalle forme scolpite dal vento, la cui età può raggiungere e superare i 1000 anni: per Italus, ad esempio, nel Massiccio del Pollino, è stata valutata scientificamente l’età di 1230 anni, che ne fa al momento l’albero più longevo del continente europeo.
Dal novembre 2015, l’area del Parco Nazionale è inserita nella lista dei Geoparchi Globali UNESCO con 69 geositi.
Patrimonio UNESCO sono anche le Faggete vetuste di Cozzo Ferriero e del Pollinello, scrigno inestimabile di biodiversità, inserite rispettivamente nel 2017 e nel 2021 nell’elenco del Patrimonio Mondiale Naturale “Le Foreste di faggio antiche e primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa”.
Il vasto territorio del Parco è dunque pieno di opportunità per chi ama la vacanza attiva, a stretto contatto con la natura, ed interfacciarsi con la cultura millenaria dei luoghi.
Centinaia sono i chilometri di sentieri che raggiungono le vette e attraversano i paesi, e interessanti sono i cammini che lo intersecano quali il Sentiero Italia, il Basilicata Coast to Coast e il Cammino Basiliano.
Meritano certamente grande attenzione la Ciclovia dei Parchi sul versante calabro e la Ciclovia Lagonegro-Rotonda su quello lucano.
Arricchiscono il paniere delle opportunità il rafting sul Fiume Lao, l’acquatrekking, le ciaspolate.
Per un’esperienza più piena e coinvolgente si ricorda che è possibile fare riferimento alle Guide escursionistiche ufficiali del Parco, il cui elenco si trova facilmente sul sito ufficiale del Parco Nazionale, accessibile dal Qr Code.
A 30 anni dalla istituzione dell’Ente Parco, oltre ai risultati raggiunti per la tutela dell’ambiente naturale, risalta il progresso fatto verso una feconda interazione tra capitale umano e capitale naturale.
Per i 56 comuni, di cui 24 in Basilicata (22 nella provincia di Potenza e 2 nella provincia di Matera) e 32 in Calabria (provincia di Cosenza), e per le aree adiacenti, nonostante le difficoltà generalmente riscontrate per le aree interne appenniniche, si nota il netto salto di qualità fatto in termini di accoglienza e di offerta culturale, e non mancano punte di eccellenza: le iniziative elencate in questa guida sono la testimonianza diretta di paesi e comunità che non vogliono arrendersi e rilanciano.

I comuni del Parco in territorio calabro: Acquaformosa, Aieta, Alessandria del Carretto, Belvedere Marittimo, Buonvicino, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Civita, Francavilla Marittima, Frascineto, Grisolia, Laino Borgo, Laino Castello, Lungro, Maierà, Morano Calabro, Mormanno, Mottafollone, Orsomarso, Papasidero, Plataci, Praia a Mare, San Basile, San Donato di Ninea, Sangineto, San Lorenzo Bellizzi, San Sosti, Sant'Agata di Esaro, Santa Domenica Talao, Saracena, Tortora, Verbicaro.
I comuni del Parco in territorio lucano: Calvera, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, Castronuovo di Sant'Andrea, Carbone, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Francavilla in Sinni, Latronico, Lauria, Noepoli, Rotonda, San Costantino Albanese, San Giorgio Lucano, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Senise, Teana, Terranova di Pollino, Valsinni, Viggianello.